martedì 3 maggio 2011

Il re è morto! Viva il re!

2 maggio 2011, Ground Zero è un tripudio di luci e di suoni, Time Square è piena di gente come fosse il primo giorno dell'anno nuovo. Per gli americani questa data rappresenta la fine di un'era, l'era del terrore: Bin Laden è morto, e con esso il brutto ricordo dell'11 settembre.
Vendetta è fatta, perchè di questo si tratta. Non è la fine di un'era, ma è l'inizio di un'altra, equivalente, violenta, intimidatoria. In Italia conosciamo bene il concetto di cupola, rimosso il vertice ce n'è subito uno pronto a sostituirlo, con velleità di manager di grande industria, i mille picciotti aspirano alla carica di boss, così come le centinaia di migliaia di mujaheddin aspirano alla carica di leader supremo di Al Qaeda.
La guerra non finisce con la morte del cattivo, la guerra finisce quando i cattivi saranno riconosciuti come tali, e il popolo affamato non avrà più bisogno di combattenti per la libertà e non sarà più vittima di demagogia spicciola.
Le guerre contro il terrorismo si vincono ponendo le condizioni affinchè il terreno non sia più fertile, si vincono con investimenti mirati al miglioramento delle condizioni di vita, con il miglioramento del grado di istruzione, con la sconfitta della fame, con l'autodeterminazione politica ed economica, con la fine dell'imperialismo.
Un rapporto ormai datato (Fonte La Repubblica 26 luglio 2010) parla di un costo vivo, appannaggio dei soli USA, di 1.021 miliardi di dollari. Con una tale cifra si potrebbe irrigare il deserto, costruire strade e scuole, ospedali ed acquedotti, fognature...con una cifra del genere si potrebbero costruire il rispetto e la dignità.
Le logiche non prevedono, naturalmente, strategie mirate alla soluzione del problema, perchè il problema  è la fonte del guadagno, non di tutti, ma di molti. Gli americani hanno prima armato i talebani, per contrastare l'avanzata dell'Unione Sovietica, li hanno poi combattuti, per contrastare l'avanzata dell'Islam integralista, cosa faranno domani?
Il narcobusinness dell'oppio, dapprima fortemente combattuto dal mullah Omar, all'avvento dell'operazione Enduring freedom riprese vigore e spinta grazie alla connivenza delle polizie di frontiera, addestrate e coordinate dai servizi segreti alleati. Il prezzo del petrolio tornò a salire, così come l'inflazione mondiale, il mondo fu contento di pagare le spese della lotta per la libertà...Lo stesso mondo che il 2 maggio ha gioito per la morte del demonio, e il giorno dopo ha duplicato le misure di sicurezza contro il rischio attentati.
Ma non era finita?

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