mercoledì 8 giugno 2011

Il prezzo del silenzio

Ormai è notizia certa, dal prossimo palinsesto di Rai 2 Annozero non sarà più una trasmissione del servizio pubblico e Michele Santoro non ne sarà più uno dei collaboratori più discussi.
Nel linguaggio giuridico, con il termine accordo transattivo si intende la conciliazione di due litiganti in una soluzione conveniente per entrambi, una botta al cerchio e una alla botte insomma.
In questo caso particolare, la transazione ha portato a Santoro 2,3 milioni di Euro, alla Rai e al Cda di Governo una posizione scomoda in meno.
Si è dato quindi un valore al silenzio e si è posto fine ad una diatriba tra conduttore e Direzione che andava avanti ormai da troppo tempo, un rapporto di amore-odio che, se da un lato consentiva alla seconda rete nazionale ascolti da record, dall'altra la esponeva al rimprovero della politica.
Santoro, Vauro e Travaglio non saranno più nemici della Patria e della Democrazia e il mezzo pubblico sarà ora utilizzato più proficuamente.
Questo è la ricostruzione che Maurizio Lupi farebbe dell'accaduto, con buona pace del contradditorio, al grido unanime di "Giustizia è fatta". Hanno vinto tutti. Secondo loro.
Secondo me un grande sconfitto c'è: è l'abbonato Rai, quello che il posto in prima fila se lo paga tutti gli anni, anche se assiste solo ad alcuni spettacoli (Report, Annozero, Presa diretta..per citarne alcuni) preferendo un cinema ad altri (TG1, Porta a porta...).
In che senso sarà vittima di questo? Nel senso più semplice ed immediato possibile, ovvero che continuerà a pagare una tassa a fronte di servizi sempre più scadenti, in cui l'unica forma di pluralismo sarà la possibilità di cambiare canale. Molto banalmente, sei milioni di telespettatori significheranno sostanziali introiti pubblicitari in meno..e quindi meno investimenti sulla qualità. Il mio canone e quello di tanti altri saranno utilizzati per pagare X-factor o L'isola dei famosi, programmi di intrattenimento sicuramente indiscutibili ma dello spessore intellettuale di una pulce d'acqua (non me ne vogliano Maionchi, Ventura e la pulce d'acqua). Insomma, panem et circensem a go-go, approfondimenti e confronto su tematiche di attualità nothing.
Non che io stimassi particolarmente Santoro, dall'approccio sicuramente monopartisan e decisamente arrogante, ma almeno conduceva un'arena in cui c'era qualcuno che la pensava diversamente, con ospiti e tematiche importanti.
E' vero, tutto questo probabilmente continuerà su La 7, ma a parte essere contento per gli amici di Telecom, non vedo motivi per essere speranzoso che prima o poi in Italia torni la libertà di informazione.
Ogni cosa ha il suo prezzo, ma nessuno saprà quanto costa la mia libertà. (Edoardo Bennato)

1 commento:

  1. Quanto hai ragione !!!!!!
    Anch´io mi sono sentita " orfana " di una liberta´ di pensiero, ma ho scoperto, con una grandissima delusione, che anche Santoro ha un prezzo....e che poi tanto paladino della liberta´ non era....

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