martedì 28 febbraio 2012

No TAV...no PARTI (no parti proprio!)

Allora...fermo restando che mi dispiace per quello che è successo ieri mattina. La tragedia di Abbà non può essere banalizzata come hanno fatto alcune testate che parlano di un imbecillotto che è diventato martire. Un uomo che rischia la vita, perchè ha lottato e lotta per una causa che ha a cuore, non può oltretutto essere deriso, giuste o sbagliate che siano le sue motivazioni.
Non darò giudizi neanche sulla TAV, su cui sono poco documentato e, soprattutto, su cui molteplici fonti (tutte più o meno accreditate) danno pareri discordanti. Personalmente, posso essere contrario, visto che in Italia è già presente una linea ferroviaria che forse andrebbe migliorata, e resa più efficace sia per le merci che per le persone, ma questo è un tema che riguarda la pianificazione strategica nazionale, che lascio a ben più alte menti.
Però una cosa la vorrei dire ai NOTAVVI che hanno bloccato ieri la stazione Termini, provocando ritardi su ritardi e cancellazioni. Non è questo il modo di farsi sentire! Non è lasciando bloccate migliaia di persone sulle banchine che la politica vi darà ascolto! Non è creando disagio alla povera gente che la vostra voce si farà più forte! (anche perchè così facendo, la povera gente che potrebbe sostenervi, si incazza, si indispettisce e manda a cagare voi e tutte le tav del mondo!)
Volete davvero che qualcosa cambi? Volete davvero che qualcuno si smuova dalla sua calda poltrona e vi conceda attenzione? Quanti siete? 3.000? 4.000? 10.000? 100.000?
Allora dirigetevi tutti verso Piazza Montecitorio (tutti però!), raggiungetela alla spicciolata e sedetevi pacificamente per terra, uno affianco all'altro finchè non ci sarà neanche un maledetto sanpietrino senza una chiappa sopra! Così facendo bloccherete l'accesso e le uscite dei palazzi del potere e qualcuno dovrà ascoltarvi per forza.
Ripeto, sedetevi pacificamente per terra, come quel giovane che fermò il carro armato a piazza Tienanmen. Non arrivate con caschi e scudi, non erigete barricate...sennò c'avete la coscienza sporca! Calmi, seduti e aspettate..che possono fare...arrestarvi tutti e 100.000? Non credo..no??
Se lo fate vengo anche io...e condivido con voi la battaglia (naturalmente se me la spiegate bene e mi fate capire bene le vostre ragioni). In gamba!

martedì 21 febbraio 2012

anobii.com: lettura 2.0

Anobii implementa un concetto molto interessante di biblioteca digitale. L'utente che si iscrive ha la possibilità di registrare i libri che sta leggendo, che ha letto o che ha intenzione di leggere nel prossimo futuro. Dalle librerie degli altri utenti può leggerne le recensioni e indirizzare ulteriormente la sua scelta verso titoli maggiormente selezionati. Insomma, una community di lettori che condividono l'esperienza della lettura stessa e la rendono, per così dire, più social.
Anche le logiche di creazione della propria comunità sono molto interessanti: il sistema infatti, nella pagina iniziale (subito dopo il login) consiglia quegli utenti le cui librerie sono più simili alla propria, evidenziando un indice di compatibilità, e dà la possibilità di aggiungerli alla propria lista o come "amico" (presupponendo a quel punto l'approvazione del destinatario) oppure come "vicino" (vicino di interessi..e quindi associato in automatico).
Si possono gestire gli scambi e le vendite, ma solo a livello di accordo tra le parti - il sistema infatti non gestisce le transazioni nè tantomeno la veridicità dell'inserzione, quindi non lo userò - però trovo interessante la possibilità, ipotetica, di farlo.
Non manca l'area per inserire una lista di desideri pubblica, sul modello Amazon, per segnalare magari ai nostri amici qualche indicazioni per farci un regalo (sicuramente gradito) ed un menù di navigazione molto completo in cui i vari testi sono organizzati per autore, lingua o etichetta.
Come nei migliori social network, anche Anobii ripropone aree di discussione tematica, gruppi in cui ci si confronta su libri inerenti una tematica specifica.
Lo uso da poco e questa è la mia libreria.
Un servizio da provare.

martedì 7 febbraio 2012

ANGOLO LIBRI - Designing social interfaces

Un libro da consultare più che da leggere dalla prima all'utlima pagina.
Un compendio ben organizzato in cui gli autori (Christian Crumlish e Erin Malone) raccolgono i pattern frutto della loro esperienza di progettisti in Yahoo! e ne fanno un manuale "a futura memoria".
Ottima l'organizzazione in capitoli tematici che affronta i vari aspetti legati alla progettazione, sociale, centrata sull'utente e sulle sue cross correlazioni. In sostanza, gli autori raccontano il ciclo di vita dell'esperienza utente nell'ambito delle sue interazioni sociali e associano, ad ogni declinazione, i pattern adeguati per ottimizzare le interfacce di navigazione.
Ne esce un ottimo ausilio al progettista, da tenere sempre a portata di mano. Senza entrare nel dettaglio di un libro assolutamente semplice da consultare, vorrei segnalare l'interessante schema utilizzato per la descrizione di ogni singolo pattern. Seguendo, infatti, questa organizzazione in tag:
- cosa
- da usare quando
- come
- perchè usarlo
- raccomandazioni
- questioni aperte
- internazionalizzazione
- problemi noti
- casi speciali
- pattern correlati
- già visto su
- bibliografia di riferimento
il pattern viene raccontato secondo molteplici punti di vista e il lettore può, caso per caso, contestualizzarne il suo utilizzo ed intervenire, preliminarmente, sugli aspetti critici.
Completano la descrizione alcune interviste fatte ad esperti di settore che chiariscono come l'utilizzo del pattern specifico abbia aiutato, in casi d'uso concreti, il miglioramento sostanziale del contesto di navigazione.
Molti esempi sono tratti da Yahoo! e questo, forse, limita un po' la trattazione e la rende, ma pochissimo, parziale. Forse l'unica pecca...ma comprensibile, data la provenienza degli autori, e trascurabile, data la qualità e comodità del testo.
Lo consiglio.