Ma insomma...proprio non vogliono imparare!!!
Treno regionale veloce 3259 da Roma Termini per Pisa Centrale, partenza da Ostiense ore 18.23, ovviamente stracarico.
Arrivo a Ladispoli, la gente scende, chi continua verso nord tira un respiro di sollievo, seduti, tranquilli, si prende un libro e ci si prepara a ripartire. 3 minuti, 5 minuti, 10 minuti, 20 minuti...aho ma insomma???...30 minuti...40 minuti...ahoooooooooooooooooo ma insommaaaaaaaaaa???che devi fa???Spoggi o non spoggi???
Nu se spoggia da Ladispoli, nessuno ti dice niente, pare che ci sia un guasto all'impianto frenante...anzi no...un guasto alla rete elettrica...anzi no...s'è bloccato un semaforo. Si ma...insomma??? Che si fa? Si scende? Ne arriva un altro? Me devo organizza???
Qualcuno mi dica qualcosa per favoreeeeeeeeeeee!
Ovviamente nessuno ti dice nulla. Gli annunci parlano di un non ben precisato ritardo dovuto ad un non ben precisato guasto tecnico. Alternative: nessuna (a parte smadonnare o pregare).
Il capotreno è sparito (ovviamente).
Parte il balletto del pendolare. Alla ricerca di una possibile soluzione per tornare a casa si passa al binario 2, poi al binario 3, poi al binario 2, poi...eh...poi...bo...ci si ferma nel sottopassaggio e si aspetta che qualcuno indichi la via. Ovviamente...siamo una moltitudine!
Comincia il walzer delle chiacchiere: aho riparte il nostro!!!Ah no...parte quell'altro sul binario due! Ah no...aspettamo quello dopo!!! Ahooooooooooooooooo!!!!!!
A "servizio clienti Trenitalia"! Visto che ogni anno ti do 688 ricchi euri di abbonamento, ma almeno vuoi trattarmi come un essere umano e darmi una maledetta indicazione su come tornarmene a casa???
Passi lo stipameno tipo treno merci, passino la puzza e il caldo asfissiante, passi pure la zozzura e i cessi rotti.
Ma insomma...passà io come cretino no eh!
martedì 31 gennaio 2012
giovedì 12 gennaio 2012
ANGOLO LIBRI: Community management - Processi informali, social networking e tecnologie enterprise 2.0 per la gestione della collaborazione nelle organizzazioni
Un testo interessante sulle modalità organizzative, sia teoriche che pratiche, per l'avvio e l'animazione di comunità di pratica in contesti aziendali o di pubblica amministrazione.
Attraverso la descrizione di casi d'uso, basati su progetti reali, gli autori (Emanuele Scotti e Rosario Sica) descrivono in maniera dettagliata ed efficace i punti base per progettare e realizzare procedure di dialogo partecipato e strumenti a supporto. Assolutamente interessante le metodologie di survey presentate per l'identificazione del contesto di partenza e per la selezione di modalità di comunità di pratica più adatte al proprio dominio.
Una descrizione approfondita sugli attori principali, che guidano il processo o che ne fanno parte, permette al management intenzionato ad adottare una modalità di dialogo più informale (basata sul concetto di pratica e "passione") che strutturale (basata sul concetto di assessment aziendale e policy) di comporre una propria roadmap per passare ad un modello di governance allargata.
Gli allegati al testo forniscono immediatamente gli strumenti operativi per avviare la fase di indagine sull'opportunità di switch verso questo modello. Assolutamente proponibili su contesti in cui il committment manageriale è già sensibile a tematiche legate all'apertura, meno praticabile (o comunque con maggiore difficoltà) su contesti in cui questa attitudine va creata e coltivata.
Comunque, lo consiglio.
Attraverso la descrizione di casi d'uso, basati su progetti reali, gli autori (Emanuele Scotti e Rosario Sica) descrivono in maniera dettagliata ed efficace i punti base per progettare e realizzare procedure di dialogo partecipato e strumenti a supporto. Assolutamente interessante le metodologie di survey presentate per l'identificazione del contesto di partenza e per la selezione di modalità di comunità di pratica più adatte al proprio dominio.
Una descrizione approfondita sugli attori principali, che guidano il processo o che ne fanno parte, permette al management intenzionato ad adottare una modalità di dialogo più informale (basata sul concetto di pratica e "passione") che strutturale (basata sul concetto di assessment aziendale e policy) di comporre una propria roadmap per passare ad un modello di governance allargata.
Gli allegati al testo forniscono immediatamente gli strumenti operativi per avviare la fase di indagine sull'opportunità di switch verso questo modello. Assolutamente proponibili su contesti in cui il committment manageriale è già sensibile a tematiche legate all'apertura, meno praticabile (o comunque con maggiore difficoltà) su contesti in cui questa attitudine va creata e coltivata.
Comunque, lo consiglio.
mercoledì 11 gennaio 2012
Aiutatemi a formulare un programma elettorale serio ed efficace!
Lancio una sfida del tutto personale, di cui mi assumo completamente la responsabilità.
In questi giorni sto buttando giù una serie di proposte che andranno a comporre, nel tempo, il programma elettorale per le prossime elezioni amministrative nel mio comune (circa 8000 abitanti della provincia di Viterbo). Ho le mie idee ed un tema in particolare su cui puntare, ovvero "sociale e terzo settore" . Questo mondo è particolarmente vasto e mi sto concentrando su proposte (economiche, attuabili e lungimiranti) che oltre a garantire un risultato tangibile quasi nell'immediato, possano innestare un processo di modifica culturale che sempre più si rende necessario.
Credo nel concetto di cittadinanza attiva e nell'importanza che l'individuo riveste nella collettività e, su questo, sto identificando azioni: insomma FATTI non pugnette!
I temi che sto sviluppando sono l'associazionismo, la protezione civile, l'inserimento lavorativo delle categorie disagiate, il superamento della disabilità come elemento di divisione, il mondo dei giovani e della prima infanzia, la famiglia, la scuola e l'istruzione, l'integrazione multiculturale, la società civile.
Vorrei che in questo post mi raccontaste, nel vostro mondo ideale, cosa fareste se, da un giorno all'altro, vi trovaste nelle condizioni in cui LA VOSTRA IDEA contasse e la VOSTRA VOCE fosse autorevole e riconosciuta. Vorrei anche che mi raccontaste esempi già vissuti nelle vostre realtà, casi di insuccesso o fallimenti clamorosi da non ripetere. Vorrei insomma tentare un piccolo esperimento di programmazione elettorale partecipata: proviamo a lanciare idee, a valutarne la fattibilità, ad identificare forme di finanziamento...a dargli forza, INSIEME.
Se uniamo tante voci, si grida più forte!Chissà se magari un giorno anche i grandi partiti crederanno così tanto nella loro BASE da dargli questa possibilità...
IO CI CREDO! Proviamoci...
In questi giorni sto buttando giù una serie di proposte che andranno a comporre, nel tempo, il programma elettorale per le prossime elezioni amministrative nel mio comune (circa 8000 abitanti della provincia di Viterbo). Ho le mie idee ed un tema in particolare su cui puntare, ovvero "sociale e terzo settore" . Questo mondo è particolarmente vasto e mi sto concentrando su proposte (economiche, attuabili e lungimiranti) che oltre a garantire un risultato tangibile quasi nell'immediato, possano innestare un processo di modifica culturale che sempre più si rende necessario.
Credo nel concetto di cittadinanza attiva e nell'importanza che l'individuo riveste nella collettività e, su questo, sto identificando azioni: insomma FATTI non pugnette!
I temi che sto sviluppando sono l'associazionismo, la protezione civile, l'inserimento lavorativo delle categorie disagiate, il superamento della disabilità come elemento di divisione, il mondo dei giovani e della prima infanzia, la famiglia, la scuola e l'istruzione, l'integrazione multiculturale, la società civile.
Vorrei che in questo post mi raccontaste, nel vostro mondo ideale, cosa fareste se, da un giorno all'altro, vi trovaste nelle condizioni in cui LA VOSTRA IDEA contasse e la VOSTRA VOCE fosse autorevole e riconosciuta. Vorrei anche che mi raccontaste esempi già vissuti nelle vostre realtà, casi di insuccesso o fallimenti clamorosi da non ripetere. Vorrei insomma tentare un piccolo esperimento di programmazione elettorale partecipata: proviamo a lanciare idee, a valutarne la fattibilità, ad identificare forme di finanziamento...a dargli forza, INSIEME.
Se uniamo tante voci, si grida più forte!Chissà se magari un giorno anche i grandi partiti crederanno così tanto nella loro BASE da dargli questa possibilità...
IO CI CREDO! Proviamoci...
lunedì 9 gennaio 2012
Un pessimo esempio di customer care: l'assistenza clienti di Fastweb
Premessa: sono (ero) un cliente affezionato di Fastweb.
Tariffe estremamente convenienti, una larghezza di banda ottima e garantita, ampio bouquet di servizi. Tant'è che decisi, andando a vivere da solo, di convogliare tutti i servizi presso di loro: telefonia mobile, fissa, internet e tv. Una sola bolletta (domiciliata in banca), un unico fornitore, un unico punto di contatto per eventuali problematiche. Mai molte, tra l'altro, e quelle poche riscontrate, risolte telefonicamente o nel giro di pochissimo tempo da operatori attenti e da una rete di assistenza molto ramificata.
Questo almento fino ad un paio di mesi fa, quando lo switch al digitale terrestre della mia Provincia ha incasinato tutto. La linea telefonica cade dopo due minuti di conversazione, internet viaggia ad un terzo della velocità pagata (2 mB/s a fronte di 6mB contrattualizzati), la tv via cavo si blocca su schermate blu come nella migliore delle tradizioni Microsoft.
Telefonate interminabili (a pagamento dal cellulare naturalmente!) all'assistenza clienti, solita procedura di riavvio forzato degli apparati (stacca e riattacca la corrente!) e molteplici richieste di intervento da parte dei tecnici sulla centrale che, a questo punto OVVIAMENTE, ha qualcosa che non va.
Il 30 dicembre, alle 8 del mattino, chiama un tecnico, dicendo che ha smanettato sulla derivazione dei cavi e che il problema è risolto (!!!), conclude comunicandomi di non staccare assolutamente nulla per le successive 6 ore perchè avrebbero monitorato la linea e il livelli di servizio.
Cavolo!..penso tra me e me...abbiamo risolto il problema! Tempo due giorni di nuovo, come sopra...anzi peggio...stavolta neanche staccando e riattaccando si risolve il tutto. Richiamo nuovamente l'assistenza, di nuovo la manfrina di spiegare il problema, di nuovo la procedura di stacca e riattacca...stavolta anche i cavi del telefono..stavolta mi chiedono di attendere 72 ore, entro le quali il problema sarebbe stato risolto alla radice, dai tecnici, sulla centrale.
Ciliegina sulla torta, il 5 gennaio arriva una comunicazione che 12 canali della tv di Fastweb sarebbero stati disattivati, ma che avrei comunque potuto godere dei rimanenti (che non valgono una cippa!) e di tutto il bouquet del digitale terrestre (che posso comunque vedere senza spendere un euro di canone mensile).
Morale della favola: le 72 ore sono passate, i problemi persistono. Ho già rescisso il contratto per la tv digitale, speranzoso di poter risolvere senza dover bloccare il rid bancario, e sto valutando di togliere anche internet, telefono, passando ad altro operatore.
La rete di assistenza ha fallito miseramente, non ho ricevuto nessuna risposta seria e coerente sulla problematica, nessun intervento è stato realmente fatto per venirmi incontro.
L'unica che sembra ascoltarmi è la vocina automatica che mi chiama 2 volte al giorno per dirmi che il problema da me evidenziato è stato risolto...
Tariffe estremamente convenienti, una larghezza di banda ottima e garantita, ampio bouquet di servizi. Tant'è che decisi, andando a vivere da solo, di convogliare tutti i servizi presso di loro: telefonia mobile, fissa, internet e tv. Una sola bolletta (domiciliata in banca), un unico fornitore, un unico punto di contatto per eventuali problematiche. Mai molte, tra l'altro, e quelle poche riscontrate, risolte telefonicamente o nel giro di pochissimo tempo da operatori attenti e da una rete di assistenza molto ramificata.
Questo almento fino ad un paio di mesi fa, quando lo switch al digitale terrestre della mia Provincia ha incasinato tutto. La linea telefonica cade dopo due minuti di conversazione, internet viaggia ad un terzo della velocità pagata (2 mB/s a fronte di 6mB contrattualizzati), la tv via cavo si blocca su schermate blu come nella migliore delle tradizioni Microsoft.
Telefonate interminabili (a pagamento dal cellulare naturalmente!) all'assistenza clienti, solita procedura di riavvio forzato degli apparati (stacca e riattacca la corrente!) e molteplici richieste di intervento da parte dei tecnici sulla centrale che, a questo punto OVVIAMENTE, ha qualcosa che non va.
Il 30 dicembre, alle 8 del mattino, chiama un tecnico, dicendo che ha smanettato sulla derivazione dei cavi e che il problema è risolto (!!!), conclude comunicandomi di non staccare assolutamente nulla per le successive 6 ore perchè avrebbero monitorato la linea e il livelli di servizio.
Cavolo!..penso tra me e me...abbiamo risolto il problema! Tempo due giorni di nuovo, come sopra...anzi peggio...stavolta neanche staccando e riattaccando si risolve il tutto. Richiamo nuovamente l'assistenza, di nuovo la manfrina di spiegare il problema, di nuovo la procedura di stacca e riattacca...stavolta anche i cavi del telefono..stavolta mi chiedono di attendere 72 ore, entro le quali il problema sarebbe stato risolto alla radice, dai tecnici, sulla centrale.
Ciliegina sulla torta, il 5 gennaio arriva una comunicazione che 12 canali della tv di Fastweb sarebbero stati disattivati, ma che avrei comunque potuto godere dei rimanenti (che non valgono una cippa!) e di tutto il bouquet del digitale terrestre (che posso comunque vedere senza spendere un euro di canone mensile).
Morale della favola: le 72 ore sono passate, i problemi persistono. Ho già rescisso il contratto per la tv digitale, speranzoso di poter risolvere senza dover bloccare il rid bancario, e sto valutando di togliere anche internet, telefono, passando ad altro operatore.
La rete di assistenza ha fallito miseramente, non ho ricevuto nessuna risposta seria e coerente sulla problematica, nessun intervento è stato realmente fatto per venirmi incontro.
L'unica che sembra ascoltarmi è la vocina automatica che mi chiama 2 volte al giorno per dirmi che il problema da me evidenziato è stato risolto...
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