mercoledì 16 marzo 2011

Walking in the rain..e un po' di story telling

Oggi piove, fa anche discretamente freddo. Uffa...questa primavera tarda ad arrivare ed alzarsi la mattina, rinunciando al calduccio delle coperte e al profumo rassicurante della propria camera è veramente dura. Doccia rapida e sguardo fuori dalla finestra per capire come vestirsi: "metto l'impermeabile..il vestito più pesante, più leggero.." e poi pensare: "in fondo domani non si lavora, metaforicamente è venerdì...quindi jeans, giubbotto e scarpe calde".Ottimo! Il vagone sonnecchia diffusamente, credo che molti altri come me sentano l'oppressione del grigiore del cielo, nessuno ha molta voglia di chicchierare. Cuffie nelle orecchie e "I soliti idioti" su youtube del palmare, rido da solo come un matto (più pensando a quanto i soliti siano realmente idioti che alle scene e alle battute del video), la gente intorno mi guarda circospetta. Nelle folle che si ammassano sui mezzi pubblici, il confine tra chi sia realmente pazzo e chi solo si prende poco sul serio è molto debole. Anche quando qualcuno parla, apparentemente da solo, il pensiero va subito al fatto che sia un folle, nessuno si pone più anche solo il dubbio che stia testando un nuovo modernissimo auricolare integrato nella corteccia cerebrale. Siamo decisamente troppo sospettosi!
Nel corridoio che collega il treno alla metro, si incontrano centinaia di strani soggetti, il rastone col cane, la zingarella che si appresta a raggiungere il suo luogo di lavoro e intanto ripassa "Scuuuuuuusate signoooooooori signooooooriniiiiiiiiiiii, sono una ragaaaaaaaazza poveraaaaaaaaaa, con 37 fratelliiiiiiiii.." e intanto pistola sull'i-phone cercando un buon giapponese per pranzo, decine di businness man (woman) di corsissima pronti anche oggi ad affossare l'economia del terzo mondo a proprio beneficio. Insomma, tante storie diverse.
Stamattina mi si prende così, a pensare alle storie delle facce che incontro. Ad immaginare cosa si nasconde dietro agli occhi degli sconosciuti, a quanti si immergono nell'anonimato dei flussi numerosi, a quanti corrono verso qualcosa di bello, a quanti corrono via da qualcosa di brutto, a quanti se ne fregano di tutte ste paranoie e camminano e basta, a quanti ci pensano come me e camminano e basta. Una signora dalla faccia simpatica inciampa in una piega rialzata del pavimento, mi scappa un sorriso..poi mi pento, se fosse caduta sarebbe stata acciaccata. O forse no, spero.

2 commenti:

  1. Ahoooooo, ma un pò di ottimismo misto ad allegria no? mettiamola così nonostante la pioggia oggi 3 x 0 non fa zero ma fa 3. Perchè chi l'ha detto che se io moltiplico tre mele per zero non me ne resta nessuna? sempre tre mele mi rimangono!!!

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  2. ahahaha...hai ragione..allora te dico un'altra cosa...la prossima volta che la vecchietta inciampa, speriamo che casca e che se fa pure male :)

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