lunedì 9 settembre 2013

La carta dei diritti fondamentali...è fondamentale!

Le continue violazioni del nostro Parlamento all'articolo 11 della Costituzione impongono una riflessione ampia ed articolata sul concetto stesso di legge fondante.
Che senso ha avere un sistema giuridico e legislativo basato su dei principi, se poi, immancabilmente, questi vengono violati o adattati alle esigenze del momento? E' sinonimo di debolezza e di parzialità e, su molte questioni, pregiudica la credibilità della nazione agli occhi del mondo.

Nello specifico dell'articolo 11, esso cita:

"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;.."

L'uso del termine "ripudia" è un forte marcatore morale dello sdegno di un paese che ha vissuto la guerra sulla sua pelle e ne ha subito le disastrose conseguenze. E' un'affermazione della contrarietà all'imperialismo e al nazionalismo, in favore di uno stato moderno e democratico. Non è tuttavia una dichiarazione esplicita di neutralità rispetto alle controversie internazionali, ma ne identifica un aspetto fondante nella relazione internazionale, ovvero il ripudio dell'uso delle armi se coinvolta.

Modernità e altruismo, pacifismo e diplomazia, con cosa stridono?

Con 25 missioni internazionali in corso (Il sole 24 ore) e 15 miliardi di euro di investimento solo nel 2012 per l'acquisto di 131 cacciabombardieri F35, aeromobile per attacco rapido e sovradimensionato per la difesa dei cieli. Migliaia di giovani uomini e donne impegnati in missioni di guerra, dall'esito incerto, che molti non potranno raccontare.

E ancora...

"consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."

E' veramente in questo passaggio che si concentra lo spirito illuminato dell'azione costituente. In poche parole, la Repubblica Italiana si dimostra disponibile ad autolimitare la propria sovranità, in favore di istituzioni sovranazionali che ne perseguano gli stessi scopi, ovvero una integrazione sempre maggiore tra i popoli per il superamento degli interessi dei singoli in favore di quelli comuni.

Superamento degli interessi dei singoli...passi indietro e limitazioni alla propria sovranità in favore del dialogo internazionale...sostegno alle organizzazioni che sostengono il dialogo: un messaggio di pace e di dialogo importante.

Da riscoprire e rendere centrale.

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