lunedì 21 febbraio 2011

Signori in carrozza (metafora romantica e anacronistica di un capotreno)

L'inizio è sempre la parte più difficile di ogni impresa, almeno per me. Mi ci vuole sempre tanto per iniziare, ma se parto parto..staremo a vedere come continua. Stavo però facendo due conti: 3 ore al giorno, 5 giorni su sette, 48 settimane (malattie permettendo), il che significa che per 720 ore ogni anno la mia vita la vivo su un treno. Il 7:09 da Montalto è un prolungamento del mio letto...il 19:20 è invece sala cinematografica, salotto conviviale, tribuna politica o...ancora letto (in relazione al livello di sfracassamento quotidiano). Ore che, volente o nolente, devono essere passate seduto in compagnia di altri sfigati che, come me, condividono il triste (??) destino di abitare in paese e lavorare in città. Come nei migliori film di Pozzetto. Questi post sono il riassunto e il commento di queste ore, sono il risultato di momenti condivisi, sono il racconto di momenti non condivisi (con quanti rimangono a casa). Sono una parte della mia vita insomma. Interessante o meno che sia, questo è il mio diario. Caro Moretti te lo dico subito, molto spesso qui ci saranno invettive contro di te e contro la tuo "materiale rotabile" demmmerda, non offenderti (oppure si...problemi tuoi), ma fai tuo il concetto di customer satisfaction e impara qualcosa: magari ti fa bene!

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